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Terra Arte 2003 - Cantiere II
Terra Arte 2002 - Gerardo di Fiore - L'angelo dell'Apocalisse
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X edizione (14 agosto 2010) - Un mondo sul mondo

"Un mondo sul mondo": è lo slogan della decima edizione di Terra Arte, ma è molto più di una semplice frase, quella scelta per titolare l'edizione 2010 della kermesse, ospitata per la terza volta a Guardia Lombardi (Av).

Nato da una rielaborazione, da un ripensamento critico sulle modalità di intervento e di azione e sugli effetti che l’annuale appuntamento irpino con l’arte ha prodotto nella sua storia novennale, il titolo scelto per la decima stagione diventa infatti, per la sua rappresentatività, lo slogan stesso di Terra Arte.

In un libro dello scrittore spagnolo Juan José Millás, un bambino sottrae ogni giorno degli spiccioli al padre per pagarsi il privilegio di osservare la strada del suo quartiere dallo scorcio di una finestrella che si trova nella cantina del negozio di un suo amico. Il libro si chiama Il mondo, e quello che il bambino vede dalla finestra è proprio un mondo sul mondo, perché la strada, la sua strada, da quella prospettiva inedita acquista insospettate qualità mistiche e oniriche. Quelle stesse qualità che la kermesse ideata e diretta da Luca Pugliese, anch’essa finestra sul mondo, mette a nudo e amplifica attraverso la dimensione del bello, attraverso il piacere dell’incontro, della familiarità, del rito di una socialità mediata dall’arte.

È lo stratificarsi e il consolidarsi, ormai, di un’identità e di un’atmosfera diventate e sempre più percepite come filosofia di vita, e alle quali rendono omaggio cordiale e spontaneo, nella magica serata del 14 agosto 2010, personalità del giornalismo e del settore musicale accorse per il benvenuto inaugurale (Annibale Discepolo, Peppe Iannicelli, Leopoldo Lombardi, Antonio Perna).

E sono, non a caso, proprio l’atmosfera e le vibrazioni di Terra Arte quelle che risuonano sul fondo dell’installazione Cosmo sonoro, il cibernetico villaggio indiano che il direttore artistico di Terra Arte, Luca Pugliese, ha di recente allestito alla Triennale di Milano (4-25 giugno 2010) in occasione della sua personale dedicata a un omonimo ciclo di opere pittorico-musicali di recente pubblicazione (Luca Pugliese. Cosmo sonoro, Milano, Skira, 2010); un allestimento audiovisivo del tutto peculiare, in quanto invito a un modus vivendi organico e in sintonia con i ritmi della natura, evocazione di un mondo in cui l'artista e il fruitore dell'arte sono chiamati in gioco quali esseri dotati di sensi e quali attori di un rito catartico collettivo per il recupero di una memoria cosmico-spirituale. È il messaggio profondo di Terra Arte quello che l’artista irpino ha esportato a Milano e che, di diritto, torna nel suo luogo di origine grazie all’allestimento di Cosmo sonoro nel cuore di Guardia Lombardi.

Vicoli e slarghi del centro storico dell'accogliente centro irpino diventano, in occasione del decimo atto di Terra Arte, la location di un ricco e suggestivo percorso visivo punteggiato di sculture, dipinti e installazioni di artisti provenienti da ogni dove, partner storici della rassegna e nuovi adepti. Oltre alle installazioni di Luca Pugliese e alla video-installazione di Mino Longo, sono di scena a Terra Arte l’Icaro di Ciro de Falco, scultura simbolo della kermesse dal 2003, nonché opere pittoriche dell’artista indo-americana Sapna Shah e dell'artista andalusa Cai Martinez, che ha anche eseguito un'estemporanea sulla scia della passata edizione. Per la prima volta Terra Arte apre inoltre le porte al design, con uno spazio riservato alle candele Diamond dell’azienda Minucci realizzate dal designer milanese Pietro Tavecchio.

Riconfermata anche per la decima edizione la presenza delle opere di Riccardo Dalisi, partner di Terra Arte fin dal suo esordio, nella duplice veste di scultore e pittore. Tra le opere dell’artista partenopeo, anche uno dei rarissimi Paladisi, gruppo di sculture realizzate a quattro mani con Mimmo Paladino tra il 1995 e il 1996, e, in anteprima assoluta, disegni in cui Dalisi, vero genio dello "schizzismo", reinterpreta i dipinti del Giorgione e, con essi, la vita quotidiana del Cinquecento.

Ricco, intenso e vibrante il palinsesto musicale, con le perfomances di apertura della cantautrice caprese Fabiana Galasso e del pianista jazz Carlo Posio, e, a seguire, l’ipnotica "Musica Nuda" di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, nella ieratica cornice della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, le performances del grande percussionista-polistrumentista Arnaldo Vacca e l'ormai rituale concerto dei Fluido Ligneo.



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