Terra Arte 2012 - Convegno, Felice De Rienzo
Terra Arte 2010 - Arnaldo Vacca
Terra Arte 2001 - Luca Pugliese in concerto
Terra Arte 2010 - Mino Longo, proiezioni
Terra Arte 2011 - Max Forleo
Terra Arte 2009 - Pinuccio Sciola
Terra Arte 2008 - Fluido Ligneo in concerto
Terra Arte 2012 - Fluido Ligneo Ethnic Orchestra
Terra Arte 2009 - Riccardo Dalisi, Bambini
Terra Arte 2004 - Cantiere
Terra Arte 2011 - Convegno, Mariangela Maritato e Felice De Rienzo
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Musicisti / Beppe Brotto



Originario di Brescia ma elbano d’adozione da ormai vent’anni, Beppe Brotto, da sempre fan dei Led Zeppelin, nasce come musicista rock. Un viaggio in Nepal gli apre però nuovi e inaspettati orizzonti. È un amore a prima vista, e non solo per le bellezze del paese: le note della spiritualità, suoni di un altro mondo ma che sanno parlare tutte le lingue, esigono un cambio di rotta, che sfocia in un intenso e appassionato studio degli strumenti e della musica orientali.

Fautore di questa metamorfosi, grazie alla quale il musicista elbano è diventato una star tra i nepalesi, è, ironia della sorte, Graeme Cutting, chitarrista e nipote del Peter Grant manager e produttore dei Led Zeppelin. Beppe Brotto lo incontra in Nepal. Consigliato da lui, comincia a collaborare con la band Sukarma, composta da alcuni tra i migliori musicisti nepalesi: Dhrubesh Chandra Regmi al sitar, Shyam Nepali al sarangi e Manoj Gautam alle tablas. Con loro e con lo stesso Cutting registra l’album The Eastern Bridge, prodotto e pubblicato a Kathmandu dall’etichetta Reeyaz. Successivamente pubblica, fra gli altri altri, gli album Samaya e Fusion friends.

Sempre in Oriente scopre l’esraj, antico strumento ad arco caduto un po’ in disuso, di cui si innamora e che comincia a suonare. Il suo maestro di esraj, Suraj Nepal, pubblica l’album Esraj voices, in cui Brotto compone buona parte delle musiche e suona la chitarra acustica.

Ingrediente fondamentale della sua produzione e della sua ricerca è la contaminazione. La musica di Beppe Brotto è una singolare miscela di suoni orientali e occidentali. Il fine non è imitare la musica indiana, ma utilizzare il suono per costruire un ponte tra due culture profondamente diverse.

Negli ultimi anni, all’Elba, il musicista ha avviato una collaborazione musicale con Tony Bowers, ex bassista dei Simply Red, e tramite quest’ultimo ha incontrato Luca Pugliese. Il resto si vedrà…


biografia aggiornata al 2012


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