Terra Arte 2001 - Eugenio Bennato
InstantMuseum Mefite - Foto 46
Terra Arte 2004 - Tony Esposito e Luca Pugliese
Terra Arte 2003 - Foto di gruppo
Terra Arte 2001 - L'entusiamo
Terra Arte 2010 - Loggiato sonoro
Terra Arte 2011 - Mostra di Riccardo Dalisi e Nino Mustica
Terra Arte 2007 - Manifesto, particolare
Terra Arte 2010 - Alla ricerca...
Terra Arte 2011 - Riccardo Dalisi, Pifferando
Terra Arte 2011 - Egidio Iovanna, Germoglio di terra
Terra Arte 2009 - Riccardo Dalisi, Polifemo


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VIII edizione (14 Agosto 2008)

L’ottava edizione della rassegna ha di nuovo come scenario il centro storico di Guardia Lombardi.

L’idea diproiettare l’Irpinia oltre i propri confini, verso esperienze definibili come europee nell’accezione più ampia del termine, si traduce nella collaborazione con movimenti artistico-culturali altamente ambiziosi sotto il profilo culturale e sociologico.

In nome del rapporto di continuità fra paesaggio antropico e paesaggio naturale, fra il centro urbano e il bosco del monte Cerreto, già centrale nella precedente edizione, Terra Arte trasferisce simbolicamente il bosco nel borgo stringendo un significativo sodalizio artistico con Opera bosco, movimento culturale e Museo di Arte Contemporanea nella Natura. La sua fondatrice, Anne Demijttenaere, ospite del centro irpino per una settimana, con il materiale raccolto nel bosco adiacente il paese, realizza in situ e allestisce per l’occasione l’installazione Camminare di nuovo.

Altrettanto rilevante il sodalizio culturale con il movimento artistico internazionale “Scavare il futuro” che, oltre all’illustre scultore e designer Riccardo Dalisi, adepto di Terra Arte fin dalla prima edizione, annovera come fondatori il critico d’arte Elmar Zorn – docente di Progettazione d’Arte all’Università di Eccellenza di Vienna, curatore dell’Accademia delle Arti di Berlino, direttore di uno spazio di Arte contemporanea a Mannheim e curatore libero di grandi progetti e di grandi mostre –, il poeta flegreo Mimmo Grasso e l’architetto casertano Umberto Panarella.

La kermesse si apre dunque per la prima volta con un dibattito di accoglienza, coordinato da Annibale Discepolo del «Mattino», affidato alle riflessioni dei membri di “Scavare il futuro”: un’occasione per riflettere sui temi dell’arte e della bellezza in una dimensione sociale e sul potenziale ruolo dell’Irpinia nella cultura europea, chiosata dai penetranti versi composti e recitati del poeta flegreo Mimmo Grasso.

Special guest musicale è il grande violinista e compositore partenopeo Lino Cannavacciuolo: estroso musicista dal talento interpretativo e dal virtuosismo tecnico rari, eccezionale sperimentatore di contaminazioni fra world music e ritmi mediterranei, impareggiabile nella sua capacità di penetrare l’anima dello strumento utilizzandone al massimo le potenzialità espressive. Il ricco palinsesto musicale vede inoltre avvicendarsi, su diverse postazioni musicali, i Fluido Ligneo, i Salentorkestra e gli itineranti Batacoto, in un bazar di suoni, forme, colori che realizza appieno l’intento di evadere i confini geometrici tracciati dallo spazio architettonico.

L’obiettivo, egregiamente conseguito grazie a una meticolosa architettura di luci psichedeliche che riverbera l’installazione artistica di Luca Pugliese dal titolo Armonia discendente, è quello di disorientare, far sì che i sensi dello spettatore non trovino sosta ed equilibrio, perché affascinati e attratti in ogni direzione dalle imprevedibili linee di fuga che si dipartono dalle geometrie architettoniche delle singole “piazze”: scorci di un museo all’aperto nel quale le sculture e i disegni di Riccardo Dalisi e l’Icaro di Ciro de Falco – ormai icona simbolo di Terra Arte – accarezzano per una notte il sogno di comunicare con un pubblico di non soli adepti.



Tags : Anne Demijttenaere, Batacoto, Ciro de Falco, Fluido Ligneo, Lino Cannavacciuolo, Luca Pugliese, Riccardo Dalisi, Salentorkestra, Guardia Lombardi